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Tabù e Conseguenze:
Un'Analisi Critica sull'Incesto nella Società
L’incesto è un termine che definisce i rapporti sessuali tra persone legate da un vincolo di parentela. Si tratta di una pratica che è presente in tutte le culture del mondo, anche se è spesso disapprovata e punita dalla legge.
Storia dell’incesto
Le testimonianze dell’incesto risalgono all’antichità. In molte culture era praticato per motivi religiosi o politici.
- Incesto religioso
In alcune culture, era praticato per motivi religiosi. Ad esempio, nell’antico Egitto, i faraoni erano spesso sposati con le loro sorelle o le loro figlie per mantenere il potere all’interno della famiglia reale. Questa pratica era giustificata dalla convinzione che i faraoni erano divinità e che, quindi, era giusto che sposassero i loro parenti stretti.
Un altro esempio di incesto religioso è quello che si verificava nella religione indù. Nella religione indù, i brahmani, la classe sacerdotale, erano autorizzati a sposare le loro cugine. Questa pratica era giustificata dalla convinzione che i brahmani erano più spirituali degli altri membri della società e che, quindi, dovevano sposarsi tra di loro per mantenere la purezza della loro discendenza.
- Incesto politico
In alcune culture era praticato per motivi politici. Ad esempio, nell’antica Cina, i governanti spesso sposavano le loro sorelle o le loro figlie per mantenere il potere all’interno della famiglia reale. Questa pratica era giustificata dalla convinzione che la famiglia reale era la più importante della società e che, quindi, doveva rimanere unita.
Un altro esempio di incesto politico è quello che si verificava nell’antica Roma. Nell’antica Roma, i patrizi, la classe aristocratica, erano autorizzati a sposare le loro cugine. Questa pratica era giustificata dalla convinzione che i patrizi erano i membri più importanti della società e che, quindi, dovevano sposarsi tra di loro per mantenere la purezza della loro discendenza.
- Incesto sociale
In alcune culture era praticato per motivi sociali. Ad esempio, nell’antica Grecia, era considerato un tabù, ma era praticato da alcune famiglie aristocratiche. Questa pratica era giustificata dalla convinzione che l’incesto era un modo per mantenere la ricchezza e il potere all’interno della famiglia.
Un altro esempio di incesto sociale è quello che si verificava nell’antica Roma. Nell’antica Roma, era considerato normale che i fratelli e le sorelle che vivevano insieme si sposassero se non erano in grado di trovare un partner adatto al di fuori della famiglia. Questa pratica era giustificata dalla convinzione che il matrimonio tra fratelli e sorelle era un modo per garantire la continuità della famiglia.
L’incesto è una pratica che è presente in tutte le culture del mondo, anche se è spesso disapprovata e punita dalla legge. Le testimonianze dell’incesto risalgono all’antichità.
- Antico Egitto
Nell’antico Egitto era praticato per motivi religiosi. I faraoni erano spesso sposati con le loro sorelle o le loro figlie per mantenere il potere all’interno della famiglia reale. Questa pratica era giustificata dal fatto che i faraoni erano considerati divinità e che, quindi, non erano soggetti alle stesse regole degli esseri umani.
Un esempio di incesto nell’antico Egitto è la storia di Tutmosis IV, che sposò sua sorella Hatshepsut. Tutmosis IV era il figlio di Amenofi II e di Tiy. Quando Amenofi II morì, Tutmosis IV era ancora un bambino, quindi il potere fu assunto dalla sua madre Tiy. Tiy governò per alcuni anni come reggente, fino a quando Tutmosis IV raggiunse l’età adulta. A quel punto, Tutmosis IV sposò sua sorella Hatshepsut, che era anche sua cugina.
- Antica Grecia
Nell’antica Grecia era considerato un tabù, ma era praticato da alcune famiglie aristocratiche. Ad esempio, il mito di Edipo narra la storia di un uomo che sposa sua madre senza saperlo.
Il mito di Edipo è uno dei più famosi miti greci. Racconta la storia di un uomo che, senza saperlo, sposa sua madre e uccide suo padre. Edipo è il figlio di Laio e Giocasta, re e regina di Tebe. Quando Edipo è ancora un bambino, Laio viene a sapere da un oracolo che sarà ucciso da suo figlio. Per evitare che ciò accada, Laio ordina a un servo di uccidere Edipo. Tuttavia, il servo ha pietà di Edipo e lo abbandona in una foresta.
Edipo viene trovato da un pastore e cresciuto da Polibo e Peribea, re e regina di Corinto. Edipo cresce credendo di essere figlio di Polibo e Peribea. Un giorno, Edipo incontra un indovino che gli rivela che ucciderà suo padre e sposerà sua madre. Edipo è sconvolto da questa profezia e decide di fuggire da Corinto.
Durante il suo viaggio, Edipo incontra un gruppo di uomini e ne uccide uno in un duello. L’uomo che Edipo ha ucciso è suo padre, Laio. Edipo arriva poi a Tebe e risolve l’enigma della Sfinge, un mostro che terrorizzava la città. In cambio, Edipo viene incoronato re di Tebe.
Edipo sposa Giocasta, che è in realtà sua madre. I due hanno quattro figli. Tuttavia, la profezia si avvera e Edipo uccide Laio, suo padre, e sposa Giocasta, sua madre. Giocasta si suicida e Edipo si acceca.
- Antica Roma
Nell’antica Roma era considerato un reato punibile con la morte. Tuttavia, era praticato da alcuni membri della classe aristocratica. Ad esempio, il poeta Ovidio fu esiliato da Roma per aver scritto delle poesie sull’incesto.
Ovidio è uno dei più famosi poeti romani. È autore di opere come le “Metamorfosi” e le “Ars amatoria”. Nelle “Metamorfosi”, Ovidio racconta la storia di molti personaggi mitologici, tra cui alcuni che hanno commesso incesto.
Un esempio di incesto nelle “Metamorfosi” è la storia di Phaedra. Phaedra è la moglie di Teseo, re di Atene. Phaedra è innamorata di Ippolito, il figlio di Teseo e di Antiope. Phaedra tenta di sedurre Ippolito, ma questi la rifiuta. Phaedra, accecata dalla rabbia, accusa Ippolito di averla violentata. Teseo, credendo alle parole di Phaedra, condanna Ippolito a morte. Ippolito è trascinato da un carro trainato da due cavalli imbizzarriti e muore.
- Medioevo
Nel Medioevo era considerato un peccato grave dalla Chiesa cattolica. Era punito con la scomunica e, in alcuni casi, con la morte.. È importante notare che le norme e le percezioni sull’incesto variavano ampiamente tra le diverse società medievali, e ciò che potrebbe essere considerato incestuoso in un contesto potrebbe non esserlo in un altro.
In generale, nel Medioevo, la Chiesa Cattolica esercitava una forte influenza sulla società europea, influenzando norme e valori morali. L’incesto era generalmente considerato un peccato grave e veniva condannato. Le norme matrimoniali erano strettamente regolamentate, e il divieto di matrimoni consanguinei (matrimoni tra parenti stretti) era sostenuto per preservare la purezza della linea di sangue e per evitare presunti rischi genetici.
Tuttavia, in alcune famiglie nobili, specialmente in quelle reali, i matrimoni tra parenti stretti erano talvolta praticati per mantenere le dinastie e consolidare il potere politico ed economico. Questo era spesso giustificato attraverso interpretazioni specifiche delle leggi canoniche o con dispensazioni ottenute dalla Chiesa.
In alcune culture, le pratiche matrimoniali potevano variare, e l’atteggiamento verso l’incesto poteva essere più tollerante in determinate regioni o periodi.
L’atteggiamento verso l’incesto nel Medioevo era complesso e influenzato da fattori culturali, religiosi e sociali. Sebbene la Chiesa condannasse l’incesto in teoria, le pratiche effettive potevano variare notevolmente. È fondamentale considerare la diversità delle pratiche e delle opinioni in questo periodo storico complesso.
- Rinascimento
Nel Rinascimento iniziò a essere considerato un reato anche dalla legge civile. In molti paesi, furono promulgate leggi che punivano l’incesto con la prigione o con la morte.
Rappresentazione artistica: Nell’arte rinascimentale, in particolare nella pittura e nella scultura, si trova la rappresentazione di temi mitologici e religiosi che occasionalmente includevano scene di incesto. Queste rappresentazioni non devono essere intese come una promozione dell’incesto in sé, ma piuttosto come espressioni artistiche che riflettevano la mitologia, le storie sacre o i racconti epici dell’epoca.
Contesto storico-culturale: Le dinamiche familiari, i matrimoni dinastici e le relazioni interpersonali erano spesso influenzate da motivazioni politiche ed economiche durante il Rinascimento. Le unioni tra parenti, compreso il matrimonio tra cugini, erano talvolta praticate per mantenere la purezza della linea di successione o consolidare il potere politico.
Proibizioni ecclesiastiche: Mentre le leggi canoniche della Chiesa cattolica avversavano l’incesto, il Rinascimento fu un periodo in cui il potere della Chiesa fu spesso contestato. Tuttavia, molte famiglie nobili si sforzarono comunque di rispettare le norme ecclesiastiche, almeno in apparenza.
Letteratura e teatro: In alcuni testi letterari e opere teatrali del Rinascimento, si possono trovare riferimenti o rappresentazioni di relazioni incestuose. Questi potrebbero essere stati usati come mezzi per esplorare temi tabù, ma anche come strumenti narrativi per suscitare emozioni e riflessioni sulla condizione umana.
- XIX secolo
Nel XIX secolo iniziò a essere visto come un problema sociale. Furono fondate delle associazioni per la prevenzione dell’incesto e furono promulgate leggi che punivano l’incesto con pene più severe.
Tuttavia, in generale, molte società occidentali del XIX secolo consideravano l’incesto come moralmente riprovevole e socialmente inaccettabile.
La maggior parte delle culture occidentali del XIX secolo era fortemente influenzata dalle norme morali e religiose dell’epoca. Le leggi contro l’incesto erano spesso sostenute da argomenti morali, etici e religiosi, che miravano a preservare la stabilità familiare, a prevenire la consanguineità e a garantire la purezza morale della società.
Il tabù sull’incesto nel XIX secolo può essere rintracciato nelle opere letterarie, nelle leggi e nelle norme sociali dell’epoca. Ad esempio, molte opere letterarie, come i romanzi vittoriani, spesso esploravano le tragiche conseguenze dell’incesto, rafforzando così l’idea che fosse moralmente scorretto.
Tuttavia, va notato che ci possono essere state eccezioni e variazioni culturali. In alcune culture o contesti sociali, l’incesto potrebbe essere stato tollerato o addirittura praticato per ragioni di status sociale o di mantenimento delle dinastie.
Nel XIX secolo, molte società occidentali vedevano l’incesto come un comportamento moralmente riprovevole, basandosi su valori morali, etici e religiosi prevalenti. Questa percezione era riflesso nelle leggi, nella letteratura e nelle norme sociali dell’epoca.
- XX secolo
Nel XX secolo è stato oggetto di studi scientifici. Gli studi hanno dimostrato che l’incesto può avere gravi conseguenze psicologiche e fisiche sui bambini coinvolti.
Nel corso del XX secolo, molte società hanno adottato leggi e norme etiche per vietare e condannare l’incesto, basandosi spesso su considerazioni morali e sulle conseguenze genetiche negative associate all’accoppiamento tra parenti stretti. Queste norme sono spesso radicate nelle tradizioni culturali e religiose.
Dal punto di vista scientifico, la consanguineità, cioè l’accoppiamento tra parenti stretti, può aumentare il rischio di malattie genetiche ereditarie a causa della condivisione di geni difettosi. Questa consapevolezza ha contribuito a rafforzare l’opposizione all’incesto da un punto di vista biologico.
Allo stesso tempo, va notato che diverse società hanno affrontato l’incesto in modo differenziato, con alcune culture che ne hanno permesso forme limitate o ritualizzate in determinati contesti storici o geografici.
Nel XX secolo, l’atteggiamento nei confronti dell’incesto è stato influenzato da una complessa interazione di fattori culturali, etici, religiosi e scientifici. Le leggi e le norme etiche sviluppate in molte società hanno spesso vietato l’incesto per motivi morali e per ridurre i rischi genetici. Tuttavia, le percezioni e le pratiche legate all’incesto possono variare ampiamente in tutto il mondo, riflettendo la diversità delle culture e delle tradizioni.
Pratica dell’incesto
L’incesto può essere praticato tra persone di qualsiasi età, sesso o relazione di parentela. Tuttavia, è più comune tra i parenti diretti, come genitori e figli, fratelli e sorelle, e nonni e nipoti e può essere motivato da diversi fattori, come l’abuso di potere, la gelosia, la solitudine, o la perversione sessuale.
L’incesto può essere consensuale o forzato. L’incesto consensuale è quello che avviene tra due persone che hanno raggiunto la maggiore età e che acconsentono liberamente alla relazione. L’incesto forzato è quello che avviene tra due persone che non hanno raggiunto la maggiore età o che non acconsentono alla relazione.
Conseguenze dell’incesto
L’incesto può avere gravi conseguenze psicologiche e fisiche sui bambini coinvolti. I bambini che sono vittime di incesto possono sviluppare problemi di autostima, ansia, depressione, e disturbi del comportamento. Possono anche essere più a rischio di abuso di sostanze e di malattie sessualmente trasmissibili.
Gli adulti che hanno subito abusi sessuali nell’infanzia possono anche sperimentare conseguenze psicologiche negative, come il disturbo post-traumatico da stress (PTSD).
Prevenzione dell’incesto
L’incesto può essere prevenito attraverso l’educazione e la sensibilizzazione. È importante che i bambini siano educati sui rischi dell’abuso sessuale e che sappiano come difendersi. È inoltre importante che gli adulti siano consapevoli dei segnali di allarme dell’abuso sessuale.
Legislazione sull’incesto
La legislazione sull’incesto varia da paese a paese. In molti paesi, l’incesto è un reato punibile con la prigione o con la morte. In altri paesi è considerato un illecito civile e può essere punito con il risarcimento danni.
In Italia è un reato punibile con la reclusione da uno a sei anni. Il reato è aggravato se l’autore è un genitore o un tutore, se l’autore ha approfittato delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della vittima, o se l’autore ha causato alla vittima un grave danno fisico o psichico.
Conclusione
L’incesto è una pratica che coinvolge relazioni sessuali o matrimoniali tra individui strettamente imparentati. È importante sottolineare che la vasta maggioranza delle società e delle culture condanna l’incesto, spesso considerandolo moralmente riprovevole e illegale. Le ragioni dietro questa condanna variano e includono preoccupazioni etiche, morali, sociali e biologiche.
Dal punto di vista etico e morale solleva questioni legate al consenso, al rispetto per l’individuo e alla preservazione dell’integrità familiare. Molti ritengono che le relazioni incestuose possano portare a dinamiche di potere squilibrate, abusi e danni psicologici.
Da un punto di vista sociale può minare la coesione sociale e la stabilità familiare. Spesso, le società stabiliscono norme e regolamenti che vietano l’incesto per preservare l’ordine sociale e prevenire la degenerazione della struttura familiare.
Sul versante biologico, l’incesto aumenta il rischio di gravi malattie genetiche e difetti congeniti nei discendenti, poiché la consanguineità può portare a una maggiore espressione di tratti genetici recessivi.
In conclusione, l’incesto è ampiamente condannato per motivi etici, morali, sociali e biologici. La sua pratica è generalmente vietata e penalizzata in molte società poiché si ritiene che minacci la salute emotiva degli individui coinvolti e contribuisca a problemi sociali e genetici.